Corti a scuola 2021-2022

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PROGRAMMI TEMATICI PER LE SCUOLE (I – II GRADO)

Dalla nascita del cinema prima, e della televisione poi, l’immagine in movimento più di ogni altra realtà si è affermata come mezzo di comunicazione primario, di orientamento del gusto e del pensiero, assumendo un ruolo determinante nella crescita e nella formazione dell’individuo, più in generale della società.

Dai fratelli Lumière al 3D, alla realtà virtuale, ai cellulari che portano accesso diretto ad un universo inesauribile del visibile tramite la rete, dalla prima RAI ai satelliti, al digitale terrestre e alla smart tv abbiamo assistito a un progresso tecnologico straordinario. La sua rapidità e la sua peculiarità ha permesso alle immagini, dalla fine dell’Ottocento ad oggi, una diffusione tanto capillare e profonda da divenire parte integrante della quotidianità delle persone sin dalla nascita. Più di tutti i giovanissimi e gli adolescenti si ritrovano circondati, a volte aggrediti, da una realtà audiovisiva complessa, veloce, frammentata e irruente, difficile da governare. Diviene quindi una necessità comprendere quali siano i meccanismi, le modalità, gli intenti che si celano dietro la ‘semplice’ ricezione di un video, un programma televisivo o un film. 

Lo spettatore totale del mondo contemporaneo difficilmente può rendersi conto di come e quanto la sua vita sia influenzata dalla forza di suoni e immagini spesso finalizzati a scopi specifici, a scapito quindi di un’autentica affermazione di sé, dei propri gusti, delle proprie scelte. 

Di questa moltitudine in divenire di forme e linguaggi basate sulle immagini in movimento, il cinema resterà sempre la più complessa, quella cioè in grado di consegnare gli strumenti più sofisticati ed efficaci per la lettura di ogni tipologia di audiovisivo. La forma breve del cortometraggio rappresenta un primo approccio diretto ed essenziale con lo specifico cinematografico, utile a stimolare ed educare lo sguardo per emanciparlo. 

Consegnare strumenti essenziali serve perché i ragazzi possano avere un punto di partenza da cui costruire quello che, con il tempo e la formazione, diverrà il loro sguardo unico e personale sulle immagini e sul mondo.

La forma breve inoltre è molto efficace nel circoscrivere ed affrontare singoli contenuti, portare attualità, informazioni e materia per riflessione e discussioni.

I programmi di corti sono disponibili, in formato HD e gratuitamente, per le scuole piemontesi (secondarie di I e II grado) che vogliano farne richiesta al Centro Nazionale del Cortometraggio.

Per richiedere i programmi, scrivere a cineteca@centrodelcorto.it

Vivere la famiglia

Il concetto di “famiglia” e gli aspetti a esso legati sono cambiati molto negli ultimi anni. Nelle sue infinite forme e variabili rappresentano nel piccolo uno specchio della società in cui viviamo. Ogni famiglia ha qualcosa in comune con altre ma nello stesso tempo è unica. Diverse sono inoltre le prospettive generazionali tra genitori e figli, i modi di comunicazione e di interpretazione del ruolo del nucleo familiare nel quotidiano.

La capacità del linguaggio cinematografico di leggere e approfondire le sfumature dei rapporti umani nella loro intimità si è tradotta con innumerevoli approcci al tema da parte di autori di tutto il mondo. Film che raccontano di famiglie infatti hanno da sempre attraversato ogni genere audiovisivo. Drammi, documentari, animazioni e tantissime commedie consegnano ciascuno secondo le proprie modalità espressive allo spettatore dispositivi di interpretazione del proprio tempo. Contenitore che sintetizza e accorpa i mondi dei suoi membri e dei loro vissuti, la famiglia è, inoltre, nella sua rappresentazione cinematografica, spesso specchio insostituibile dei mutamenti sociali e generazionali che hanno attraversato epoche passate o che si proiettano nel futuro.

NNN1

Novecentonovantanove
2020 – 12′ – Lorenzo Nobile

Giuseppe è un bell’uomo, dalla pelle chiara e vestito da persona distinta nonostante le sue precarie condizioni economiche, a cui mancano novecentonovantanove euro per comprare una lavasciuga di ultima generazione.
L’elettrodomestico, in cima ad una lista nozze, ed è il regalo che Giuseppe, per orgoglio più che per amore, deve fare a sua figlia prossima a sposarsi. Nonostante sia un matrimonio che lui non approva è un avvenimento in cui non vuol assolutamente sfigurare.

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Appena vedi il mare svegliami
2020 – 20′ – Luca Cuomo

In un mondo devastato dal surriscaldamento globale, un padre e una figlia sono in viaggio. Dopo la Rivelazione, cibo e acqua scarseggiano e le città sono semi-distrutte. I pochi sopravvissuti viaggiano verso il nord del pianeta, in cerca di salvezza. Padre e figlia, invece, scendono a sud. Alla ricerca del mare, il sogno della piccola Sofia…

MIA

Mia
2020 – 19′ – Matteo Mascotto

Una giovane ragazza, in seguito ad un incidente stradale, in cui perde la memoria, vive rinchiusa all’interno di una stanza, dove il padre, con una serie di esperimenti, cerca di aiutare la figlia a recuperare i suoi ricordi. Quando la figlia capirà che probabilmente non uscirà mai dalla stanza, cercherà di costringere il padre a confessargli cosa le è successo veramente.

Vivere la famiglia

Il concetto di “famiglia” e gli aspetti a esso legati sono cambiati molto negli ultimi anni. Nelle sue infinite forme e variabili rappresentano nel piccolo uno specchio della società in cui viviamo. Ogni famiglia ha qualcosa in comune con altre ma nello stesso tempo è unica. Diverse sono inoltre le prospettive generazionali tra genitori e figli, i modi di comunicazione e di interpretazione del ruolo del nucleo familiare nel quotidiano.

La capacità del linguaggio cinematografico di leggere e approfondire le sfumature dei rapporti umani nella loro intimità si è tradotta con innumerevoli approcci al tema da parte di autori di tutto il mondo. Film che raccontano di famiglie infatti hanno da sempre attraversato ogni genere audiovisivo. Drammi, documentari, animazioni e tantissime commedie consegnano ciascuno secondo le proprie modalità espressive allo spettatore dispositivi di interpretazione del proprio tempo. Contenitore che sintetizza e accorpa i mondi dei suoi membri e dei loro vissuti, la famiglia è, inoltre, nella sua rappresentazione cinematografica, spesso specchio insostituibile dei mutamenti sociali e generazionali che hanno attraversato epoche passate o che si proiettano nel futuro.

manica a vento

Manica a vento 
2019 – 19′ – Emilia Mazzacurati

Alle giostre di Marina di Cecina, un paesino toscano sul mare, una bambina attraversa, impavida e incosciente, una pista di autoscontri a piedi nudi. Si avvicina ad una boxing machine e tira un pugno da record al punchingball. Sono passati dieci anni e la bambina è cresciuta. Mara ora vive in una stanza dell’hotel decadente del padre, nello stesso paese, in riva al mare. Non riesce ad uscire da sola. Dalla finestra della sua stanza scatta alla stessa ora, ogni giorno, una polaroid ad una manica a vento che sta sulla spiaggia…

Riprese a Gubbio del Film “Mon amour mon ami” (titolo provvisorio) di Adriano Valerio

Il nostro tempo
2019 – 16′ – Veronica Spedicati

Roberta è una bambina di nove anni che vuole godersi gli ultimi giorni d’estate in spiaggia a giocare con i suoi amici, suo padre Donato invece la costringe a rimanere a casa per aiutare con le faccende domestiche. La distanza tra i due sembra incolmabile, ma la scoperta che Donato è molto più fragile di quello che sembra, li porterà a restituire valore al loro tempo insieme.

Inclusione / Immigrazione

L’Italia è sempre stato un paese di emigranti ed immigrati. La sua posizione centrale nel Mediterraneo la rende via di accesso privilegiato per l’Europa continentale fin dalla preistoria. Le prime grandi ondate migratorie risalgono infatti al III millennio A.C. Contemporaneamente gli italiani hanno raggiunto ogni angolo del globo fin dai tempi dell’impero romano, i grandi navigatori del XIV e del XV secolo hanno scoperto mondi sconosciuti, e negli anni ’60 gli italiani si scoprivano migranti ‘a casa loro’ spostandosi nel loro stesso Paese alla ricerca di un lavoro nel Nord.

Le guerre, la povertà, l’instabilità di alcune parti del mondo costringono famiglie, madri, bambini, fino a popoli interi, a lasciare le proprie terre per inseguire la mera sopravvivenza. I viaggi che i migranti affrontano per sfuggire alla miseria e alla morte sono epici e drammatici, come ci riportano quasi quotidianamente le cronache. 

Le migrazioni sono un fenomeno globale inarrestabile che riguarda tutti. Soprattutto negli ultimi anni il cinema ha iniziato a raccontare e analizzare in maniera più strutturata il fenomeno, sia partendo da singole storie e situazioni, che osservandone i risvolti sociali. Le cronache abitualmente riportano eventi negativi e raramente si soffermano sull’importanza della diversità culturale e il conseguente arricchimento che da essa deriva a livello individuale e collettivo.

01-Magic Alps

Magic Alps
2018 – 15′ – Andrea Brusa, Marco Scotuzzi

Il funzionario di un centro profughi deve gestire la richiesta di asilo di un rifugiato afgano arrivato in Italia con una capra. Basato su una storia vera.

Be Happy HQ

Be Happy
2021 – 12’  – Leonardo Cinieri Lombroso

La mamma ha un imprevisto e deve correre al lavoro. Così Olivia, sei anni, deve rimanere con la vicina di casa. Sarà un pomeriggio ricco di sorprese quello passato a casa della signora Lanbò, che mostrerà alla piccola i segreti e la magia della sua cultura, visto che oggi, per fortuna, in Cina si festeggia il capodanno.

C'è di mezzo il mare - Foto di scena 1

C’è di mezzo il mare
2019 – 5’  – Davide Angiuli

La storia di due ragazzi, divisi dal mare, e con una visione diversa su di esso.

Inclusione / Immigrazione

L’Italia è sempre stato un paese di emigranti ed immigrati. La sua posizione centrale nel Mediterraneo la rende via di accesso privilegiato per l’Europa continentale fin dalla preistoria. Le prime grandi ondate migratorie risalgono infatti al III millennio A.C. Contemporaneamente gli italiani hanno raggiunto ogni angolo del globo fin dai tempi dell’impero romano, i grandi navigatori del XIV e del XV secolo hanno scoperto mondi sconosciuti, e negli anni ’60 gli italiani si scoprivano migranti ‘a casa loro’ spostandosi nel loro stesso Paese alla ricerca di un lavoro nel Nord.

Le guerre, la povertà, l’instabilità di alcune parti del mondo costringono famiglie, madri, bambini, fino a popoli interi, a lasciare le proprie terre per inseguire la mera sopravvivenza. I viaggi che i migranti affrontano per sfuggire alla miseria e alla morte sono epici e drammatici, come ci riportano quasi quotidianamente le cronache. 

Le migrazioni sono un fenomeno globale inarrestabile che riguarda tutti. Soprattutto negli ultimi anni il cinema ha iniziato a raccontare e analizzare in maniera più strutturata il fenomeno, sia partendo da singole storie e situazioni, che osservandone i risvolti sociali. Le cronache abitualmente riportano eventi negativi e raramente si soffermano sull’importanza della diversità culturale e il conseguente arricchimento che da essa deriva a livello individuale e collettivo.

La Napoli di mio padre

La Napoli di mio padre
2020 – 20′ – Alessia Bottone

Giuseppe guardava l’orizzonte come si osserva un desiderio, come qualcosa da raggiungere per cercare di essere libero. Fin da bambina sua figlia Alessia, la regista, lo vedeva spesso affacciarsi alla finestra, domandandosi cosa fosse in grado di attirare la sua attenzione in modo così intenso. Diversi anni dopo, durante un viaggio di ritorno a Napoli, città natale del padre, Alessia si ritrova a osservare nuovamente il padre. Anche questa volta Giuseppe è sempre di profilo e, mentre il paesaggio scorre incorniciato nel finestrino di un treno, il suo sguardo cerca di catturare ogni momento, per fermare quegli attimi e salvarli dallo scorrere veloce del tempo.

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Our Side
2020 – 12′ – Nicola Rinciani

Dopo che una nuova legge sull’immigrazione le rende invalido il visto, Adillah e la badante africana devono decidere se salvare l’anziano siciliano affidato alle sue cure o se stessa.

Legalità

Letteralmente ‘legalità’ indica un agire conforme alla legge. Da tempo oramai il suo significato si è allagato facendosi carico di molti altri aspetti che sempre più ci sfiorano, ci circondano, fino a coinvolgerci direttamente. Le mafie, i ladri, criminali di ogni tipo e innumerevoli modi di infrangere le leggi hanno alimentato generi cinematografici e televisivi di grande successo in ogni epoca, grazie alla spettacolarità di storie molto distanti dal nostro vivere quotidiano.  Tutti noi, però, ogni giorno siamo immersi nel confronto con il principio di legalità, il nostro essere parte di una società fa sì che le nostre singole azioni abbiano conseguenze sugli altri. Una semplice condotta virtuosa nelle piccole cose produce un beneficio collettivo importante, serve a dare l’esempio, educa. Legalità significa anche non buttare un rifiuto in terra, rispettare gli altri ed il bene comune, avere quel che una volta era chiamato ‘senso civico’. È un atteggiamento fatto di azioni apparentemente ininfluenti e insignificanti che, declinate su grande scala, migliorano il vivere di tutti e la società in cui viviamo. 

Un passo avanti

Un passo avanti
2020 – 12′ – Antonella Barbera & Fabio Leone

Si dice che prima di morire passino davanti agli occhi le scene di una vita intera, come in un film. Il Commissario Boris Giuliano non ebbe il tempo di vedere queste scene: Leoluca Bagarella gli sparò vigliaccamente alle spalle nel luglio del ’79, lasciandolo per terra al bar Lux di Palermo. In questo cortometraggio vengono raccontati contemporaneamente gli ultimi dieci minuti e i successi della vita dell’eroe siciliano che fece tremare la mafia.

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Caina
2018 – 10′ – Gianmaria & Lorenzo Del Guerra

Angela, una ragazza con il sogno di affermarsi come lottatrice professionista nel mondo dell’MMA, si ritrova a fallire ad ogni incontro compromettendo la sua futura carriera. Negati altri sbocchi lavorativi, senza soldi e volendosi occupare del suo ragazzo, anch’egli disoccupato, decide di entrare a far parte di una cerchia criminale che le mostra il volto corrotto dello sport. La ragazza riveste il ruolo di carnefice, punendo per conto di un boss malavitoso, coloro che truccano incontri tra lottatori. Tale punizione avviene a Caina, un luogo fatto di angoscia e sofferenze per i condannati. Angela è ormai allo stremo della sopportazione sia fisica che mentale, a causa delle lesioni riportate sulle mani per il ruolo che riveste e per la segretezza che deve mantenere sul suo lavoro. Ma a Caina scoprirà una verità celatale da molto tempo, poiché tutto non è come appare.

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Framed
2017 – 7′ – Marco Jemolo

Fk, il protagonista, è un omino di plastilina, di quelli usati nel cinema d’animazione per fare film di intrattenimento. Ma possiede un’anima profonda e un forte spirito critico: si ribella alla sua condizione. In una stanza di interrogatori in un anonimo distretto di polizia, Fk è venuto a cercare la libertà di cui ogni essere vivente ha bisogno: quella di scegliere il proprio destino.

Legalità

Letteralmente ‘legalità’ indica un agire conforme alla legge. Da tempo oramai il suo significato si è allagato facendosi carico di molti altri aspetti che sempre più ci sfiorano, ci circondano, fino a coinvolgerci direttamente. Le mafie, i ladri, criminali di ogni tipo e innumerevoli modi di infrangere le leggi hanno alimentato generi cinematografici e televisivi di grande successo in ogni epoca, grazie alla spettacolarità di storie molto distanti dal nostro vivere quotidiano.  Tutti noi, però, ogni giorno siamo immersi nel confronto con il principio di legalità, il nostro essere parte di una società fa sì che le nostre singole azioni abbiano conseguenze sugli altri. Una semplice condotta virtuosa nelle piccole cose produce un beneficio collettivo importante, serve a dare l’esempio, educa. Legalità significa anche non buttare un rifiuto in terra, rispettare gli altri ed il bene comune, avere quel che una volta era chiamato ‘senso civico’. È un atteggiamento fatto di azioni apparentemente ininfluenti e insignificanti che, declinate su grande scala, migliorano il vivere di tutti e la società in cui viviamo. 

A Pelo d'Acqua_1

A pelo d’acqua
2018 – 20′ – Rafael Farina Issas

Marco e suo padre Pietro investono un uomo e scappano senza prestare soccorso alla vittima. Nei giorni seguenti tutto sembra essere tornato alla normalità, ma la notizia che quell’uomo stia tra la vita e la morte inizia a tormentare la coscienza di Marco, combattuto tra la protezione del padre e il bisogno di assumersi le proprie responsabilità.

Bambolina_2

Bambolina
2019 – 13′ – Roberto Costantini

La giovane Samantha è l’obiettivo di Kate e Ivan che vogliono arrivare alla cassaforte del padre.