Lunedì 25 novembre, ore 19
Reposi 4, via XX settembre 15 – Torino
Presentazione, nell’ambito del Torino Film Festival, del libro
Barricate di carta. «Cinema&Film», «Ombre rosse», due riviste intorno al ‘68
a cura di Gianni Volpi, Alfredo Rossi e Jacopo Chessa
Realizzato da Aiace Nazionale per i tipi di Mimesis
In distribuzione dal 15 gennaio 2014
Interverranno i curatori Jacopo Chessa e Alfredo Rossi con Goffredo Fofi e Adriano Aprà
A seguire Bersaglio di notte di Arthur Penn, per la retrospettiva su New Hollywood
Sul finire degli anni Sessanta, la critica cinematografica italiana ha attraversato una fase di radicale cambiamento. La scena, dominata da riviste come «Filmcritica» e «Cinema nuovo», era in fermento. Un fermento prima di tutto generazionale, che aveva nel passaggio di mano alle leve più giovani la sua ragion d’essere e che, proprio in virtù di questa necessità di ricambio, aveva delle ricadute sul tipo di approccio critico. Due riviste, tra il 1966 e il 1967, vedevano la luce: «Cinema&Film» e «Ombre rosse». La prima, romana, fatta da fuoriusciti da «Filmcritica», era diretta da Adriano Aprà; la seconda, torinese, raccoglieva alcuni giovani intellettuali che di lì a poco avrebbero dato vita al movimento studentesco, intorno alle carismatiche figure di Goffredo Fofi e Gianni Volpi. La prima era una rivista cinéphile, con un’apertura alle scienze del linguaggio; la seconda era una rivista politica, che immaginava il cinema come uno strumento rivoluzionario, con attenzione alle scienze sociali e a un gusto surrealista per la provocazione. Due riviste molto diverse, che rappresentavano però due facce della stessa medaglia: quel riconoscere il cinema come elemento vitale, al centro di un dibattito culturale in grado di toccare ogni ambito che, nell’odierna cinefilia, si è completamente perso. Entrambe le riviste avranno vita breve: nove numeri «Cinema&Film», otto «Ombre rosse», ma ciò non impedirà loro di segnare la storia della critica italiana.
Barricate di carta è un libro che ripercorre la storia di queste due riviste, a volte parallela, a volte intrecciata, attraverso una ricca antologia degli articoli dell’epoca e con scritti inediti di Gianni Volpi, Goffredo Fofi, Alberto Barbera, Adriano Aprà, Luigi Faccini, Alfredo Rossi, Emiliano Morreale e Jacopo Chessa. Si tratta dell’ultimo libro a cui abbia lavorato Gianni Volpi, prima della sua scomparsa nell’ottobre scorso, cosa che rende questa presentazione l’occasione per rendere omaggio a una figura centrale del cinema italiano degli ultimi quarant’anni.