#FILM
“Le sirene” di Francesco Quadri (2023)
Camillo è un giovane ribelle in fuga. Fugge dalla sua famiglia e da un regime militare che reprime ogni libertà. Alla fine della città, viene raggiunto da Nino, suo cugino più piccolo, che vuole convincerlo a tornare indietro, prima che scatti il coprifuoco.
Francesco Quadri si serve del romanzo di Sara Bertrand, “Album di famiglia”, ambientato in un imprecisato Paese sudamericano sotto dittatura, per trarne un racconto universale ed enigmatico, ricco di suggestioni ed incognite che potrebbero benissimo fare da apripista ad un lungometraggio. E noi sinceramente ce lo auguriamo.
L’opera si apre con una serie di vecchie fotografie scolastiche ritraenti dei bambini, accompagnate da un malinconico brano, e si chiude con un sussulto attraverso un sapiente uso del fuoricampo, ponendo comunque al centro del discorso il personaggio di Nino, che è poco più di un bambino. Questo ci spinge verso una riflessione: se questo mondo, governato da adulti con leggi tiranne e piene di odio fosse invece governato da bambini, come sarebbe?
Il coprifuoco, filtrato dalla fantasia di un bambino, sarebbe semplicemente come giocare a nascondino. Ma non in questo mondo, dove a giocare sono gli adulti ma a morire i bambini. Più attuale che mai.
Vincitore di tre premi, tra cui miglior film, al Rome International Movie Awards e presentato in concorso all’Ostia International Film Festival.
Autore: Michele Zaffarano
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Questo film fa parte del programma Dieci corti in giro per il mondo.
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