È cominciata quest’anno l’importante collaborazione tra il Centro Nazionale del Cortometraggio e l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, che si articola in due momenti distinti ma collegati tra loro.
Come negli anni precedenti, anche nel 2015 sono centinaia i cortometraggi pervenuti all’Accademia del Cinema Italiano che aspirano ad entrare nella cinquina dei potenziali vincitori del premio David di Donatello al Miglior Cortometraggio. Molti di essi sono realizzati da produzioni professionali, almeno altrettanti sono autoproduzioni: tutti hanno bisogno di visibilità, di poter circolare e, possibilmente, di essere acquistati da distributori o buyer televisivi.
In Italia non manca la produzione dei corti, ciò che manca è il mercato dei corti. In accordo con l’Accademia del Cinema Italiano, i dati delle produzioni dei vari film iscritti al premio verranno inoltrati al Centro Nazionale del Cortometraggio, che provvederà all’inserimento dei vari film nel proprio data base e alla promozione presso contatti internazionali. Si tratta di un’importante occasione di visibilità per i cortometraggi e della creazione di un repertorio di opere di grande qualità – che si rinnova di anno in anno – che rende l’azione del Centro del Corto ancora più solida ed efficace.
Inoltre, quest’anno, il Centro del Corto collabora all’organizzazione di un incontro professionale sul cortometraggio nell’ambito delle “Notti d’oro”: il programma organizzato dall’Accademia del Cinema Italiano e dall’Académie des Arts et Techniques du Cinema – les César, in collaborazione con il dipartimento audiovisivo dell’UNESCO, ospiterà a giugno, a Roma, proiezioni e incontri con lo scopo di creare collaborazioni e porre le basi per potenziali coproduzioni.
Tra gli eventi previsti anche quello alla sede centrale dell’AGIS tra autori, produttori, distributori e altri operatori attivi nel campo del cortometraggio italiano con i propri omologhi a livello mondiale, i rappresentanti dei César e dell’UNESCO: un’opportunità per le piccole e medie produzioni italiane di trovare partner esteri e, per operatori come le Film Commission, di attirare investitori nei propri territori.