#FILM
Give Up The Ghost di Alessio Bozzer (2022)
Give Up the Ghost, rara incursione nel cinema finzionale di Alessio Bozzer, è il sofferto racconto di una tragedia che, con lancinante nichilismo, si propone di dimostrare l’impotenza dell’uomo di fronte alle forze della natura e alle avversità del destino. La disgrazia che origina il racconto – la morte prematura della figlia – viene infatti seguita da un’altra che lo chiude, superando se possibile lo sconforto della perdita iniziale.
Un percorso di elaborazione del lutto che rimane incompiuto. Una storia di fantasmi che sembra rifiutare gli intenti terapeutici propri di queste storie tradizionali: il meccanismo narrativo, solitamente usato come strumento per esternare ed eliminare le proprie scorie, lo intrappola invece in un tunnel senza uscita di sofferenza e disperazione. Lo spettro, esercitando il suo lugubre fascino, riesce ad attirare fatalmente la persona a lei cara, in un ricongiungimento che, in quanto esclusivamente potenziale, risulta effimero e doloroso.
Nonostante la cinepresa super 8 – trovata nello scantinato della baita di suo padre – esasperi fatalmente il suo dolore, essa rappresenta l’unica reale possibilità di rivedere la figlia. La pellicola diventa quindi un simulacro della persona amata che resiste a quella natura che ne ha sancito il decadimento fisico, ma inevitabilmente porta l’individuo ad estraniarsi dal mondo che lo circonda per rifugiarsi nella sua fantasia. Del resto il cinema non è altro che un mondo utopico maledettamente reale, che si alimenta dei nostri desideri per farci vedere esattamente quello che inconsciamente vogliamo vedere.
– Enrico Nicolosi
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