Filmbreve 2004
Catalogo della rassegna internazionale del cortometraggo d’autore – prima edizione
La breve storia del corto in Italia sembra giunta a un nuovo punto di svolta. Come se si fosse affacciata alla ribalta già una terza generazione, che in qualche modo si ricollega alle origini. Il 1980 è stato una data simbolo nella storia del cinema italiano recente, nella sua storia di crisi come condizione permanente. Segna la nascita di qualcosa di altro, diverso, indipendente, che lavora su altre visioni e immaginari, su un’inedita trasversalità di formati, generi, tecniche. Fanno la loro apparizione i primi lavori di autori come Soldini, Martone, Ciprì e Maresco, Tavarelli, Chiesa, Calopresti, Roberta Torre, Segre, Francesca Archibugi, per i quali il corto – e più in generale i formati non convenzionali – hanno rappresentato un modo di vivere con le immagini, non un’attesa di film impossibili. Un mondo venuto da altrove rispetto alla nostra tradizione cinematografica, che esprime nuove realtà, nuove sensibilità, persino una nuova concezione dei media. Il decennio successivo ha visto uno sviluppo del corto lungo strade impreviste, molto più professionali, segnate dalla volontà di esibire le proprie capacità tecniche e di mostrarsi adatti a modalità e logiche di un ipotetico mercato. Gli ultimi arrivati, gli autori del nuovo millennio, sembrano vivere attivamente la crisi della short story, in una sorta di recupero di libertà.