Torino, venerdì 2 marzo 2012, ore 20.30, Cinema Massimo Tre
Looney Toones, un catalogo è questo
In occasione della mostra Bugs, Daffy, Silvestro & Co. I cartoni animati della Warner Bros, a cura di Steve Schneider – alla Mole Antonelliana, fino al 27 maggio – una selezione di corti storici scelti nel catalogo dell’impareggiabile casa di produzione incrociando diverse classifiche e liste di gradimento: i più divertenti, i più censurati, i più citati, i più premiati… Alla ricerca (impossibile) del miglior Looney Tunes di tutti i tempi
In collaborazione con ASIFA Italia
A Wild Hare di Tex Avery (1940, 7’)
Il primo corto con il coniglio Bugs Bunny, secondo le classifiche popolari una delle star mondiali dell’animazione.
Tweetie Pie di Friz Freleng (1947, 7’)
Prima apparizione della coppia Titti-Silvestro, primo corto animato della Warner a conquistare un Oscar.
What’s Opera, Doc? di Chuck Jones (1957, 7’)
Elmer Fudd nei panni di Sigfrido, a caccia di conigli sulle note di Wagner. Il miglior film secondo la lista The 50 Greatest Cartoons.
One Froggy Evening di Chuck Jones (1955, 7’)
Il miglior esordio per un personaggio dei Looney Tunes. Secondo Steven Spielberg “il Citizen Kane dei cartoni animati”.
Porky in Wackyland di Bob Clampett (1938, 7’)
Porky Pig a caccia dell’ultimo Dodo. Ispirato ai quadri di Salvador Dalì.
Duck Dodgers in the 24½th Century di Chuck Jones (1953, 7’)
Daffy Duck e Porky Pig in un’avventura spaziale. Il corto scelto da George Lucas per introdurre la première di Star Wars.
Duck Amuck di Chuck Jones (1953, 7’)
Un disegnatore dispettoso cambia continuamente scenario al povero Daffy Duck. Forse uno dei più famosi meta-cartoon.
Coal Black and de Sebben Dwarfs di Bob Clampett (1943, 7’)
Parodia del disneyano Biancaneve e i sette nani. Nella lista nera dei “Censored 11”.
Gee Whiz-z-z-z-z-z-z di Chuck Jones (1956, 7’)
Wile E. Coyote rincorre il Road Runner sfruttando l’alta tecnologia. L’essenza dell’inseguimento nel cartoon.
Serata ideata e condotta da Emiliano Fasano.