Torino, venerdì 18 gennaio 2013, ore 20.45, Cinema Massimo 3
Nato da un sodalizio russo-ucraino negli anni della perestrojka gorbacioviana come manifestazione esclusivamente pansovietica, il «Krok», sull’onda dei nuovi assetti politici, allarga presto i suoi confini acquistando di anno in anno sempre maggior prestigio tra i principali festival d’animazione internazionali. In una forma tanto bizzarra quanto unica nel suo genere, l’evento ha luogo a bordo di una nave in una sorta di crociera lungo i grandi fiumi che attraversano i due paesi da nord a sud. Così, giunto alla sua diciannovesima edizione, l’International Animated Film Festival mostra e premia opere provenienti da tutto il mondo (ricordiamo il premio conferito a Simone Massi nel 2005 per Piccola Mare), organizza master class, incontri, e proiezioni nelle città toccate dal viaggio.
Grazie all’omaggio che Sottodiciotto Filmfestival, in collaborazione con l’Associazione Tonino Guerra, ha dedicato nel dicembre scorso al versatile sceneggiatore andando a esplorare quell’immaginario del cinema d’animazione russo che così tanto lo aveva appassionato, il «Krok» è approdato in Italia con una nutrita selezione di cortometraggi attinta, in questo caso, dall’inesauribile patrimonio nazionale. Una preziosa panoramica che si espande nel tempo e che testimonia di una produzione straordinariamente diversificata per stile e tecnica. Tutte opere riconosciute puntualmente dal Festival nel corso degli anni, a conferma dell’attenzione prestata nell’affiancare a film d’autore di noti Maestri le tendenze artistiche degli esordienti in un continuo dialogo di suggestioni e ricerca.
Secondo tale principio, il programma di questo appuntamento di “Corti d’autore” propone le prime opere (tranne nel caso di Ol’švang, già presente con Rozovaja Kukla a Sottodiciotto 2007) di artisti di raggiunta fama internazionale tra i più originali, forti di una costante attività pittorica e accomunati oggi dal ruolo di “nuovi maestri” per le generazioni che si stanno affacciando al cinema d’animazione. A queste ultime è dedicata la seconda parte della serata: alcuni esempi di sperimentazione per la conquista di una libertà espressiva attraverso i tratti e i suoni del surreale, dell’ironia, della poesia.
Eugenia Gaglianone
di Michail Aldašin e Peep Pedmanson (Urss 1988, 6’42”)
di Konstantin Brilliantov (Russia 2011, 7’23”)
di Anton D’jakov (Russia 2011, 5’10”)
di Igor’ Kovalev (Urss 1989, 16’)
di Ivan Maksimov (Russia 1992, 5’30”)
di Valentin Ol’švang (Russia 2003, 15’)
di Svetlana Razguljaeva (Russia 2012, 8’40”)