Corti d’Autore 5

Il Centro Nazionale del Cortometraggio presenta

Corti d’autore | 5
l’appuntamento mensile con i più bei cortometraggi della storia del cinema, firmati dai più importanti cineasti di ieri e di oggi

Torino, lunedì 20 febbraio 2012, ore 20.30, Cinema Massimo Tre
OPHÜLS, LA VERTIGINE DEL CINEMA
Un omaggio a un insuperabile maestro e a uno dei suoi capolavori: Le plaisir, tratto dai racconti di Maupassant, di cui vengono presentati i due episodi La maschera e La maison Tellier. “Io vorrei che quelli che per ragioni di età non hanno avuto il piacere, il lusso, il privilegio di vedere questi film del passato, cercassero di capire cosa abbiano voluto dire per la mia generazione questi film… non bisogna vergognarsi di provare piacere, tanto piacere, forse troppo piacere, vedendo Il piacere.” (Bernardo Bertolucci)
La maschera di Max Ophüls, con Claude Dauphin, Jean Gailland Gaby Morlay (Francia, 1952, 15’)
“La sequenza iniziale di Le masque, uno dei più grandi “pezzi” di cinema che abbia mai visto.” (Pier Vincenzo Mengaldo)
La maison Tellier di Max Ophüls, con Madeleine Renaud, Danielle Darrieux, Jean Gabin (Francia, 1952, 58’)
“Un Maupassant trasfigurato che è se stesso e, nello stesso tempo, è più scintillante, più profondo, più sconvolgente di se stesso.” (Barthélemy Amengual, “Positif”)

SOKUROV, L’ARTE E LA VITA

Una breve incursione nell’opera del regista russo – vincitore, con Faust, del Leone d’oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia – che parte dal Giappone per spaziare tra poesia, mitologia e pittura.
Elegia orientale di Aleksandr Sokurov (Giappone/Russia, 1996, 45’)
La prima opera di un ciclo video “giapponese” in cui la quotidianità della gente semplice appartenente a un antico popolo, il suo stile di vita lontano e morituro, diventa un mito poetico eterno.
Hubert Robert. Una vita felice (Robert. Scastlivaja žizn) di Aleksandr Sokurov (Russia 1996, 26’)
In Giappone, mentre assiste a una rappresentazione di teatro tradizionale, il regista, per associazione di idee, pensa alle opere conservate all’Hermitage del pittore francese Hubert Robert.

 

Le proiezioni saranno presentate da Gianni Volpi, critico e storico del cinema.

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